Melli
- Dati biografici
- Albero familiare
- Luoghi
- Opere trattate
Angiolo Melli nacque a Ferrara nel 1829 nel ghetto ebraico. Dopo aver prestato servizio come soldato contro l’Austria nei moti di Milano del 1848, si dedicò al commercio di opere d’arte, prima a Ferrara, poi a Firenze, nel frattempo divenuta capitale. Nel capoluogo toscano, nel 1875, aprì la sua prima attività stabile, dedicandosi soprattutto alla vendita di gioielli, antichità e opere d’arte e, in quegli anni, avviò al mestiere Gustavo Volterra.
Dalla moglie Rosina Tedeschi, ebbe sei figli: Elisa e Adele e Carlo, Giuseppe, Cesare e Adolfo, questi ultimi tutti impiegati nell’attività di famiglia.
Uno dei fratelli, Cesare, aprì nel 1886 la “Galleria Leonardo” in Borgo Ognissanti 17 insieme a Gustavo Volterra, che nel frattempo aveva sposato una delle donne di casa, Adele.
Nei primissimi anni del Novecento sempre Cesare vendeva antichità come arredi da esterno nel Giardino Borgherini di via Borgo Santi Apostoli 40r, come ricorda Angiolo Pucci, nel suo volume "I giardini di Firenze".
Nel 1909, i Melli aprirono la galleria sul Ponte Vecchio al civico 44 che divenne negli anni la loro sede storica, specializzata in oggetti preziosi.
La collaborazione con i Volterra portò prima all’apertura del negozio e laboratorio per la produzione di oggetti in stile di Gustavo Volterra e Cesare Melli in via Tornabuoni poi, dal 1920, all’inaugurazione della sede di via Guicciardini 6 (Volterra con Adolfo Melli) dove si vendevano dipinti, mobili e complementi d’arredo. Per il commercio di opere d’arte, i Melli collaboravano anche con Salvatore Romano.
Un altro negozio, intitolato a Giuseppe Melli, è documentato nel secondo decennio del Novecento in via del Parione 2. La variegata attività di questa prospera famiglia di mercanti ha proseguito per tutta la seconda metà del Novecento con Gustavo Melli (ricordato da Batini nel 1961) e oltre, nel XXI, soprattutto nel campo della gioielleria antica.
Vedi le opere transitate presso l'antiquario presenti nel catalogo della Fondazione Zeri