Fondazione Federico Zeri

L’antiquario è come l’alchimista, un personaggio misterioso che tratta materia misteriosa e segreta per la comune parte degli uomini. Bisogna che sia in primo luogo amatore d’arte, poi commerciante...

L. Bellini, Nel mondo degli antiquari, 1947

Federico Zeri ha mantenuto per tutta la sua carriera uno stretto legame con vari protagonisti del mercato dell’arte, tra cui antiquari, gallerie e case d’asta, fornendo loro la propria consulenza e expertise. Questi contatti sono ampiamente testimoniati da fotografie, cataloghi e carte presenti nelle sue collezioni documentarie. Si tratta spesso di professionisti sui quali esiste una scarsa bibliografia e per i quali non è semplice reperire informazioni.

Su questi temi la Fondazione Zeri ha avviato negli ultimi anni un’intensa attività di ricerca. Nel 2023 una borsa di studio erogata dall’Associazione Amici di Federico Zeri ha permesso a un giovane studioso, Marco Fossati, di avviare un’indagine più capillare sul mondo del mercato dell’arte in Italia a cavallo tra XIX e XX secolo. Parallelamente, il Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna ha promosso un dottorato, coordinato dalla Fondazione Zeri, volto ad approfondire l’attività degli antiquari Antonio (1857-1923) e Carlo Grandi (1842-1914) e di altri mercanti attivi nel contesto milanese.

Obiettivi e metodologia di ricerca

Obiettivo del progetto è mettere a disposizione di specialisti e pubblico generico informazioni dettagliate che gettino luce sull’attività dei protagonisti (antiquari, ma anche consulenti, restauratori, fotografi) e sulle dinamiche che hanno caratterizzato il mondo del mercato dell’arte in Italia dalla fine dell’Ottocento alla seconda metà del secolo scorso, integrando i dati del catalogo della Fondazione Zeri.

La ricerca è partita dai nomi di mercanti più ricorrenti nelle iscrizioni sul retro delle fotografie o nei documenti allegati. Ha previsto una triplice modalità di raccolta dei dati:

  • spoglio della bibliografia di riferimento e, in particolare, di alcuni periodici del settore (es: l’Antiquario, pubblicato tra il 1908 e il 1932;
  • interviste dirette a collaboratori e eredi degli antiquari, grazie alla collaborazione degli Amici di Federico Zeri e dell’Associazione Antiquari d’Italia;
  • analisi dei cataloghi di vendita presenti nella Biblioteca Zeri;

Le informazioni raccolte sono state sistematizzate estraendo le entità più significative e studiando le relazioni che intercorrono tra i dati stessi; esse sono alla base delle visualizzazioni proposte nel sito che mirano ad evidenziare evoluzione, traiettorie, rapporti che contraddistinguono il mercato nell’arco cronologico preso in considerazione.

Prospettive e sviluppi

La Fondazione intende portare avanti la ricerca avvalendosi di borsisti, dottorandi e ricercatori e confidando nella collaborazione di famigliari, eredi e successori di antiquari attivi nel periodo indicato. Oltre a censire nuove entità antiquariali si procederà all’integrazione e all’arricchimento dei dati, mettendo a disposizione degli utenti nuovi strumenti di ricerca e forme di visualizzazione.

Per contribuire al progetto, o per segnalare eventuali imprecisioni, contattaci:

Email: fondazionezeri.fototeca@unibo.it
Telefono: + 39 051 2097473

Ho cercato di dir sempre la verità…fatto curioso per un antiquario!

A. Jandolo, Le memorie di un antiquario, 1935