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Di Castro

L’attività nel campo del commercio antiquariale della famiglia ebraica romana Di Castro ha il proprio capostipite in Angelo che, dopo l’abolizione del ghetto di Roma nel 1870, poté liberamente intraprendere l’attività di commerciante di stoffe e tessuti antichi e di seconda mano, con un negozio documentato in Piazza Scossacavalli in Borgo Vecchio nel 1878.

Dopo Angelo, è Leone Di Castro (1878-1950), nei primi anni Trenta, a guidare l’attività commerciale della famiglia, forte dell’esperienza di affiancamento al padre. La sede è, in questi anni, in via del Babuino 87-88; collaborano con lui i figli Amedeo (1915-1986) e Alberto Di Castro (1909-1978).

Costretto a migrare a causa delle leggi razziali, Amedeo tornò a Roma negli anni Cinquanta, ereditando la galleria di via del Babuino e aprendone poi una in via Margutta, specializzata nella vendita di mobili e oggetti di arredo, documentata fino agli anni Sessanta dal figlio Richard.

Fu Alberto a dare nuovo impulso all’attività del padre Leone alla fine della guerra, quando, scampato alle persecuzioni razziali, recuperò il negozio in via del Babuino 110 che aveva temporaneamente affidato a terzi, intuendo l’opportunità di recarsi all’estero alla ricerca di oggetti artistici da immettere sul mercato italiano e specializzandosi nella vendita di mobili soprattutto francesi e olandesi.

Il figlio di Alberto, Franco Di Castro (1934-2012), fin da giovanissimo impiegato nella galleria, seppe abilmente aprire il commercio a dipinti e oggetti d’arte di prestigio destinati alla borghesia soprattutto romana, avvalendosi della consulenza di storici dell’arte e restauratori del calibro di Giuliano Briganti, Nicola Spinosa, Alvar González-Palacios, Antonio De Mata e Pico Cellini. Questi divennero assidui frequentatori dei nuovi locali della galleria, aperti da Alberto in Piazza di Spagna 5. Tra i più fedeli consulenti fu anche Federico Zeri, con il quale Alberto e Franco Di Castro presero l’abitudine di frequentare le aste internazionali, spesso accompagnati anche da Carlo e Marcello Sestieri, a loro legati da solidi rapporti di lavoro e amicizia.

L'entità Di Castro è così composta:

Geolocalizzazione dell'attività antiquariale:

Hanno collaborato con l'entità Di Castro:

  • Alvar Gonzales Palacios (storico dell'arte)
  • Antonio De Mata (restauratore)
  • Arte Arte Fotografica (fotografo)
  • Federico Zeri (storico dell'arte)
  • Giuliano Briganti (storico dell'arte)
  • Pico Cellini (restauratore)

L'entità Di Castro, durante la sua attività, ha avuto relazioni con:

Bibliografia essenziale:

  • 09/06/2023, Intervista a Alessandra Di Castro e Alberto Di Castro., Roma
  • Batini, G. (1961), L'antiquario., Firenze, Vallecchi.
  • Riccio, B. (Ed.) (1996), Lettere sull’antiquariato?: di Mario Praz e Luigi Magnani 1952-1981., Torino, U. Allemandi., p. 116