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Arturo Rambaldi (?-1929) intraprese la carriera di antiquario a Bologna all’inizio del XX secolo grazie al rapporto con Raffaele Angiolini, commerciante che sul finire dell’Ottocento esercitava la professione in via Ugo Bassi 30, e rimase attivo in città fino al terzo decennio. Demetrio Tolosani, sulle pagine della della rivista “L’Antiquario” lo ricorda, descrivendolo come specializzato negli oggetti d’arredamento e nel mobilio che proponeva in vendita anche con pezzi realizzati ‘in stile’.
Durante gli anni di attività organizzò almeno sei vendite all’asta di intere o parziali collezioni private, tra cui quella Gozzadini, tenutasi nel 1906 nell’omonimo palazzo bolognese.
Suo genero fu Eugenio Imbert, attivo a Milano in via Napoleone 38. Rambaldi, ancora secondo la testimonianza di Tolosani, inizialmente lo riforniva con la propria merce.