Fondazione Federico Zeri

Rambaldi

Arturo Rambaldi, foto tratta dalla rivista "L'Antiquario" del 1913
Arturo Rambaldi, foto tratta dalla rivista "L'Antiquario" del 1913

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ARTURO RAMBALDI (?-1929)

Arturo Rambaldi (?-1929) intraprese la carriera di antiquario a Bologna all’inizio del XX secolo grazie al rapporto con Raffaele Angiolini, commerciante che sul finire dell’Ottocento esercitava la professione in via Ugo Bassi 30, e rimase attivo in città fino al terzo decennio. Demetrio Tolosani, sulle pagine della della rivista “L’Antiquario” lo ricorda, descrivendolo come specializzato negli oggetti d’arredamento e nel mobilio che proponeva in vendita anche con pezzi realizzati ‘in stile’.

Durante gli anni di attività organizzò almeno sei vendite all’asta di intere o parziali collezioni private, tra cui quella Gozzadini, tenutasi nel 1906 nell’omonimo palazzo bolognese.

Suo genero fu Eugenio Imbert, attivo a Milano in via Napoleone 38. Rambaldi, ancora secondo la testimonianza di Tolosani, inizialmente lo riforniva con la propria merce.

L'entità Rambaldi è così composta:

Geolocalizzazione dell'attività antiquariale:

L'entità Rambaldi, durante la sua attività, ha avuto relazioni con:

Bibliografia essenziale:

  • Commemorazione di Arturo Rambaldi., In «L'Antiquario», XVI, 3, 1929, p. 177
  • Bellini, L., De Chirico, G. (1947), Nel mondo degli antiquari., Firenze, Arnaud.
  • Tolosani, D. (1913), I colleghi d'Italia: Bolognesi., In «L'Antiquario», VI, 2-3, pp. 9-12