Fondazione Federico Zeri
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  • Relazioni
  • Bibliografia
  • Opere trattate

Livio Bruschi (1906-1973) nacque ad Arezzo nel 1906. L'avvicinamento di Livio al mercato delle opere d'arte si deve al padre, Pietro Bruschi, che possedeva ad Arezzo un'azienda che si occupava di antiquariato, restauro e soprattutto vendita di mobili antichi e in stile che ebbe grande successo. L'attività risentì pesantemente della crisi del 1929 e da lì a poco chiuse. Questo fu forse il motivo che spinse Livio a spostarsi a Firenze.

Livio Bruschi ebbe una prima sede in Palazzo Corsini, luogo che negli anni Trenta assolveva la funzione di galleria e di abitazione privata. Successivamente, aprì la galleria "Antichità Bruschi" in Via dei Fossi 42r, che divenne la sede definitiva della propria attività commerciale. Livio inizialmente si dedicò al mercato dell'arte di tipo generico, per poi specializzarsi maggiormente in opere di alta epoca, pittura, ma soprattutto scultura. Ad aiutare l'antiquario all'inizio della sua attività commerciale fu il fratello minore Ivan Bruschi (1920-1996) fino al 1956, anno in cui quest'ultimo fece ritorno ad Arezzo per aprire due anni dopo una propria bottega antiquaria.

Nel corso della sua attività professionale, Livio Bruschi strinse legami con Roberto Longhi e Carlo Ludovico Ragghianti, sui quali faceva affidamento per consulenze sulle opere acquistate. Bruschi si occupò anche del commercio di maioliche, all'epoca molto ricercate; tra i suoi clienti abituali vi fu il collezionista Galeazzo Cora. L'antiquario si inserì con successo nel fitto tessuto del mercato dell'arte fiorentino. Nel 1959 fu uno dei padri fondatori della Biennale dell'antiquariato di Firenze.

Alla morte di Livio, avvenuta nel 1973, la moglie portò avanti l'attività del marito fino agli anni Novanta. Gli spazi della galleria "Antichità Bruschi" sono stati riaperti nel 2001 da Anita Almehagen, nuora di Livio Bruschi, che da allora gestisce i locali commerciali.

Relazioni familiari:

Altri antiquari:

Clienti:

  • Galeazzo Cora

Collaboratori:

  • Carlo Ludovico Ragghianti (storico dell'arte)
  • Roberto Longhi (storico dell'arte)

Bibliografia essenziale:

  • 1927, Pietro Bruschi di Arezzo., In «L'Antiquario», XIV, 2, 1927, p. 83
  • Batini, G. (1961), L'antiquario, Firenze, Vallecchi
  • Bellini, L., De Chirico, G. (1947), Nel mondo degli antiquari, Firenze, Arnaud

Interviste:

  • 23/02/2023, Intervista ad Anita Anita Almehagen, Firenze

Vedi le opere transitate presso l'antiquario presenti nel catalogo della Fondazione Zeri