Fondazione Federico Zeri
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  • Bibliografia
  • Opere trattate

Eugenio Ventura (1887-1949) fu un antiquario fiorentino ricordato dagli studi soprattutto per il suo rilevante coinvolgimento nelle iniziative di regime durante il Ventennio e per un episodio di collaborazionismo con i Nazisti. Nel 1938 fu designato consegnatario dei ventisette capolavori italiani che il governo fascista inviò, a scopo del tutto propagandistico, a San Francisco per la mostra Masterworks of Five Centuries (Golden Gate International Exposition, 1939). Il gruppo includeva opere capitali come la Venere di Botticelli, la Madonna della seggiola di Raffaello, il Tondo Pitti di Michelangelo. Fu quella un’occasione, per l’antiquario, per cementare rapporti con collezionisti e per arricchirsi personalmente.

Le carte dell’archivio di Rodolfo Siviero dell’Ufficio Recupero Opere d’Arte documentano poi le diverse fasi del cosiddetto ‘affare Ventura-Goering’: nel 1945 l’antiquario fu arrestato per aver nascosto nel Convento di S. Marco nove quadri espropriati a collezioni di famiglie ebraiche, tra cui opere di Monet, Sisley, Degas, Van Gogh, frutto dello scambio avvenuto nel 1941 con Walter Andreas Hofer, direttore delle gallerie d’arte di Hermann Goering. Ventura gli cedette in cambio ed esportò illegalmente dipinti toscani del Tre e Quattrocento. Nel processo che seguì alla vicenda fu coinvolto anche Roberto Longhi, consulente di Ventura durante gli anni della Seconda Guerra mondiale.

Nell’ultimo decennio di attività, Eugenio Ventura si associò a Luigi Albrighi che aveva sposato la figlia Paola. Alla sua morte, tuttavia, le opere della sua collezione non entrarono nelle disponibilità di Albrighi, bensì furono acquisite da Contini Bonacossi e tramite lui, almeno in parte, giunsero alla Kress Collection.

Paola Ventura restò nel settore antiquariale anche dopo la morte del marito, avvenuta nel 1979. La sua galleria in Borgo Ognissanti rimase aperta fino al 1985. In anni non meglio precisati, Eugenio Ventura acquisì la biblioteca e fototeca dello storico dell’arte olandese Raymond Van Marle, morto nel 1936. Oggi il fondo unitario di libri e fotografie Ventura-Van Marle è conservato presso la Fondazione Cini di Venezia.

Relazioni familiari:

Altri antiquari:

Clienti:

  • Herman Goering

Collaboratori:

  • Roberto Longhi (storico dell'arte)

Bibliografia essenziale:

  • Carletti, L., Giometti, C. (2016), Raffaello on the road. Rinascimento e propaganda fascista in America , Roma, Carocci, 1938-40
  • Pellegrini, E. (2014), Gli scambi di opere d’arte nella politica del Ventennio. I Busti Vanchetoni per la Pietà di Palestrina e il caso Ventura-Goering, In Cipriani Curzi Picardi, pp. 245-251
  • Pellegrini, E. (2022), Göring in Italy: the Ventura case, in Fuhrmeister, C., Murovec, pp. 145-162
  • Rowlands, E.W. (2023), Here, There, and Everywhere': Harold Parsons, the Italian Market and a Letter of 1948, In Budd, Catterson, pp. 329-407
  • Zaru, C. (2022), L'affare Ventura: antiquari e collaborazionisti intorno alla seconda guerra mondiale. Una ricerca ispirata ai documenti dell’Archivio Siviero, In «Contesti d'arte», anno 2, numero 2 (2022), pp. 179-199

Vedi le opere transitate presso l'antiquario presenti nel catalogo della Fondazione Zeri