Fondazione Federico Zeri
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Il capostipite della famiglia ebraica di antiquari romani Sabatello fu Isacco (1883-?) che aprì un negozio in Largo Arenula 34, presumibilmente agli inizi del Novecento. Alcune lettere di Isacco al mercante fiorentino Giuseppe Salvadori databili tra il 1908 e il 1923 sono conservate nell’archivio Salvadori, oggi presso la Biblioteca Berenson, I Tatti - The Harvard University Center for Italian Renaissance Studies.

Negli anni Venti, oltre a Isacco, è documentato anche un Leone Sabatello tra i mercanti d’arte della Capitale, con uno spazio commerciale in via del Babuino 15.

Il figlio di Isacco, Armando Sabatello, continuò nel campo antiquariale, prima con il padre e poi sicuramente in proprio. Negli anni Trenta il restauratore Mario Modestini, che spesso lavorava per lui, racconta che tra i mercanti d’arte israelitici era detto ‘Il principe’ e lo descrive come «alto, elegante, colto, quello che allora si chiamava un ‘uomo di mondo’». Lo ricorda per l’episodio di una consulenza chiestagli in merito a un falso Neroccio de’ Landi, rivelatosi poi opera di Federico Icilio Joni.

Negli anni successivi Armando Sabatello si servì della consulenza di storici dell’arte come Federico Zeri e Giuliano Briganti. Dalle annotazioni di Zeri sui versi delle numerose fotografie di opere provenienti da Sabatello si ipotizza che l’attività di Armando sia proseguita fino ai primi anni Ottanta. Commerciò e collezionò soprattutto dipinti di Seicento romano e Settecento veneziano.

Poco altro è noto della sua biografia. Sappiamo da cronache locali che il primo maggio del 1944 scampò al rastrellamento nazista del piccolo centro di Villapietra, in provincia di Roma, grazie all’eroismo del parroco del posto e che per ringraziarlo donò alla chiesa una Crocifissione attribuita a Orazio Borgianni.

Più documentata, anche se brevissima (1932-1935), l’attività della “Galleria Sabatello” di Dario Sabatello (1911-1992), uno dei primi spazi espositivi romani dedicati all’arte contemporanea.

Relazioni familiari:

Altri antiquari:

Clienti:

Collaboratori:

  • Federico Zeri (storico dell'arte)
  • Giuliano Briganti (storico dell'arte)
  • Mario Modestini (restauratore)

Bibliografia essenziale:

  • 1927, Negozianti d'arte (Roma-Rovereto), In «Maecenas», 1.1927, Berlino, Stern, p. 425
  • Modestini, M. (2018), Capolavori?: basato su un manoscritto di Mario Modestini, Fiesole, Cadmo

Vedi le opere transitate presso l'antiquario presenti nel catalogo della Fondazione Zeri