Fondazione Federico Zeri
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  • Opere trattate

Achille Cantoni (1844-1914) nacque a Viadana, provincia di Mantova, da una famiglia di proprietari terrieri di tradizione ebraica. Nel 1866, a poco più di vent’anni, partecipò come volontario garibaldino alla Terza Guerra d’Indipendenza. Dopo il matrimonio con Maria Cantoni, si trasferì a Milano dove cominciò a lavorare nella Banca Zaccaria Pisa, dedicandosi parallelamente al commercio d’antiquariato, sua grande passione. Senza mai aprire un vero e proprio negozio, tra il 1881 e il 1908 fece del suo appartamento di via Ugo Foscolo 1, in uno degli edifici perimetrali della Galleria Vittorio Emanuele II, un crocevia per collezionisti privati molto prestigiosi e per i curatori museali di molti musei italiani ed europei. Prima ebbe probabilmente anche una sede in via Andegari, sempre nel capoluogo lombardo.

Nella sua casa raccolse una collezione eclettica, tipica della seconda metà dell’Ottocento e pur trattando anche dipinti, sculture, monete e medaglie, tappeti e tessuti, si affermò soprattutto come esperto di arte orientale e islamica. Tra i più celebri clienti e frequentatori di casa Cantoni si annoverano collezionisti come i coniugi Jacquemart André, i Berenson, il principe Trivulzio, la studiosa di arte tessile Isabelle Errera e Isabella Stewart Gardner; curatori di importanti musei europei come Wilhelm von Bode a Berlino (col quale intrattenne un fitto carteggio conservato all’Archivio Centrale degli Staatliche Museen) o Arthur Pabst a Colonia, direttori di raccolte pubbliche di arti decorative come Julius Lessing, Karel Chytil e Giuseppe Bertini, alla guida delle collezioni del Poldi Pezzoli. Cantoni stesso donò diversi oggetti a istituzioni pubbliche e private milanesi, come il Regio Museo Patrio d’Archeologia, la Pinacoteca di Brera e la Società Numismatica Italiana.

Alla sua morte, nel 1914, nessuno dei suoi cinque figli continuò l’attività paterna. Il fiore all’occhiello delle sue collezioni, la raccolta numismatica, già oggetto di un’importante vendita Sambon nel 1887, venne definitivamente disperso in due vendite pubbliche postume, organizzate a Roma da Pietro e Pio Santamaria nel 1920: il 26 aprile l’asta riguardò le monete italiane; il 29 novembre il nucleo più importante della collezione di monete romane.

Relazioni familiari:

Eventi significativi nell'attività antiquariale:

  • 1887 - Vendita Collezione Cantoni: Vendita all'asta presso Giulio Sambon di un'importante porzione della collezione numismatica di Achille Cantoni, il 25 aprile 1887
  • 1920 - Vendita collezione Cantoni: Vendita delle monete italiane della collezione di Achille Cantoni, a Roma presso Pietro e Pio Santamaria, il 26 aprile 1920
  • 1920 - Vendita collezione Cantoni: Vendita delle monete romane della collezione di Achille Cantoni, a Roma presso Pietro e Pio Santamaria, il 29 novembre 1920

Altri antiquari:

Clienti:

  • Arthur Pabst
  • Giuseppe Bertini
  • Isabelle Errera
  • Julius Lessing
  • Karel Chytil

Collaboratori:

Bibliografia essenziale:

  • Cecutti, D. (2013), Una miniera inesauribile. Collezionisti e antiquari di arte islamica. L'Italia e il contesto internazionale tra Ottocento e Novecento, Firenze, Maschietto Editore, pp. 82, 202-203, 238
  • Ceriana, M. (2004), Achille Cantoni, In Ceriana Quattrini, pp. 51-52
  • Clain-Stefanelli, E. E. (1985), Numismatic bibliography, Monaco, n.3653
  • Di Lorenzo, A. (2002), Édouard e Nélie a Milano: i loro rapporti con gli antiquari, i restauratori e i collezionisti, in Di Lorenzo, pp. 37-45
  • Sambon G. (1887), Catalogo delle monete italiane medioevali e moderne, monete estere, monete romane consolari ed imperiali, monete greche e medaglie componenti la collezione del sig. Achille Cantoni di Milano, Milano 25 aprile 1887, Milano 1887
  • Santamaria P. & P. (1920), Catalogo delle monete di zecche italiane componenti la raccolta di un distinto raccoglitore defunto, in vendita all’asta pubblica, Roma 26 aprile 1920, Roma 1920
  • Santamaria P. & P. (1920), Médailles romaines, aes grave, composant la collection d’un amateur décédé, Roma 29 novembre 1920, Roma 1920

Vedi le opere transitate presso l'antiquario presenti nel catalogo della Fondazione Zeri